Ansia e paure: la vita di una mamma sotto giudizio
Ogni mamma sa quanto possa essere brutto sentirsi giudicate nel proprio ruolo di madre, e sa anche quanto questo possa pesare nella vita di tutti i giorni.
Niente e nessuno dovrebbe permettere di nutrire opinioni o pregiudizi nel mondo della maternità, non esistono prototipi di mamme perfette o standard da seguire a menadito per risultare un'ottima madre: ogni mamma è perfetta nelle proprie imperfezioni e soprattutto, ogni madre è perfetta per il proprio figlio.
Indice:
1)"Sei troppo ansiosa, così lo soffochi"
2)"Questo bambino è viziato"
3)"Non temere di avere paura"
4)"A mia madre"
"Sei troppo ansiosa, così lo soffochi"
Quante volte vi sarà capitato di sentirvi dire questa frase, e quante volte avrete buttato giù questo giudizio andandovene col magone ed il peso sullo stomaco, la superficialità di questa frase apre spazi enormi e pensieri altrettanto complessi che nessuna mamma dovrebbe trovarsi ad aprire.
Si sa, l'ansia, la preoccupazione, i timori, possono far parte della quotidianità e del ruolo di madre, soprattutto quando ci si trova per la prima volta a dover affrontare e vivere la maternità.
Si tratta di una figura importante quella della mamma, e nonostante ci si prepari attentamente al momento del parto e a tutte le precauzioni con tanto di corsi pre-parto e liste per preparare la cameretta ideale, spesso la fase del post-parto porta con se' momenti di grandi dubbi e paure sia nei confronti della propria coscienza della nuova "se' stessa" che della piccola creatura appena arrivata nella propria vita.
Provare insicurezza e sentirsi talvolta non in grado, non all'altezza, sono tutte cose normali, non si nasce genitori, si impara ad esserlo con i nostri figli accanto e spesso sono proprio loro i nostri primi grandi insegnanti. Proprio per questi motivi, non è possibile e giusto accettare pregiudizi o opinioni non richieste (spesso arrivano proprio da completi sconosciuti, passanti, persone che si trovano accanto a noi in circostanze non precise) sul proprio fare di madre: chiedere aiuto o un parere, confrontarsi con un'amica piuttosto che con un professionista, si deve fare quando se ne sente il bisogno, ascoltarsi è alla base ed è fondamentale sottolinearlo, ma trovarsi a dover rispondere o controbattere di fronte a cattiverie gratuite, non lo si può accettare davvero.
"Sei troppo ansiosa, vedi come gli stai addosso? Così non sarà mai un bambino autonomo",
"Guarda che così gli trasmetti la tua ansia e diventerà un bambino insicuro",
"Ma lascialo stare, così lo soffochi, guarda le altre mamme, non fanno così",
"Sei troppo morbosa, è grande ormai, non ha bisogno di starti attaccato"
Queste sono solo alcune delle accuse a cui ogni giorno tante mamme sono esposte, pregiudizi e giudizi sbagliati e indifferenti alla sensibilità delle persone.
Perché non chiedere "come stai?" o fare semplicemente un sorriso, bisognerebbe ricordare che dietro a quelle occhiaie e a quel passeggino, c'è una donna che sta facendo il massimo per essere una buona madre.
"Questo bambino è viziato"
Quando si parla di bambini molto spesso si cade nell'uso della parola "vizio" come segno distintivo di un'abitudine sbagliata, di una routine incentrata sul figlio in maniera possessiva e non costruttiva.
Alcuni si sentono in diritto di parlare di vizio quando una mamma spiega che il proprio bambino dorme nel lettone con i genitori, altri lo usano per parlare di allattamento dopo l'anno di vita, altri ancora lo usano addirittura per tutte le volte in cui una mamma decide di premiare il figlio con un dono.
Nonostante ci siano studi sui vari benefici riguardanti le suddette situazioni, molto spesso continua a vincere l'ignoranza sull'informazione e educazione, perché di questo si tratta solitamente.
Non è facile per una mamma rispondere a queste opinioni, anche se tante volte vengono dette in maniera dura e cruda, ci si trova spiazzate e a volte anche insicure nell'aver davvero fatto la scelta giusta riguardo a quel famigerato "vizio" di cui parlano.
Ma alla fine vince sempre il bene, vince l'amore, la serenità del legame mamma e figlio, della famiglia e tutto il resto rimane fuori.
Non temere di avere paura
Cara mamma, non temere di avere paura, è normale non saper gestire tutto, datti tempo per comprendere e ascoltati per conoscere.
Non ascoltare il pensiero della gente, dai ascolto a coloro a cui hai chiesto un parere o un aiuto, confrontati quando ne hai bisogno e non vergognarti delle tue "debolezze", ama le tue imperfezioni perché solo così potrai vederle da un'angolazione differente, pensati nel tuo essere madre e ripercorri la tua giornata ed i sorrisi di tuo figlio, non sentirti in colpa per essere scoppiata in un pianto e per aver desiderato sparire per qualche istante, non giudicarti se la lavatrice non è ancora partita ed i piatti da lavare sono lì a riempire la cucina, guardati allo specchio, non vedere solo l'immagine di quella mamma stanca e distrutta da una giornata difficile, guarda più attentamente e ritrovati, ci sei, sei la donna che eri abituata ad incontrare ogni mattina nello stesso specchio oggi pieno di impronte di piccole manine, sei tu, bellissima e perfetta nelle tue paure.
A mia madre
"Mi ricordo di noi alla pizzeria a taglio, delle nostre risate a crepapelle per le piccole cose.
Mi ricordo di te, così giovane e bella, gentile e dolce, premurosa e sensibile, perfetta per me.
Mi ricordo di te che ti nascondevi dietro al frigo per versare qualche lacrima,
mi ricordo di quando mi hai detto che non ce la facevi più, che eri stanca e trasandata,
mi ricordo di quando ti sei rimboccata le maniche e sei partita con noi bambini senza sapere bene dove andare,
mi ricordo di quando ti sei guardata allo specchio e hai detto che volevi cambiare, che avevi bisogno di ritrovarti,
mi ricordo di te ferita dall'amore, della tua rabbia e del tuo dolore,
mi ricordo di quando hai scelto noi, davanti a tutto.
Oggi ti osservo giocare con la mia bambina, tua nipote, sei felice. Hai un sorriso diverso,
sei quella donna della pizzeria a taglio, e mi piace sentirti parlare della tua di figlia, di quanto fosse vivace e importante nella tua vita, talvolta dimenticando che quella bambina di cui parli, sono io."
Ilaria P.
"A te mamma. Non basterebbe una vita intera per ringraziarti. Sei sempre stata il mio punto fermo, sei la mia certezza. Avevo bisogno di diventare mamma per capire che sei la mia anima gemella. Ho sempre creduto che l’anima gemella fosse qualcuno in grado di completarti. Non è così, l’anima gemella sei tu, che mi hai sempre spinto a completarmi. Perché è proprio così, l’anima gemella non è chi ti completa ma chi ti dà la forza per completarti. È chi non giudica i tuoi difetti, chi vede nelle tue fragilità i valori più belli, sei tu che mi hai sempre tenuto la mano. Grazie per avermi sempre ricordato che sono forte, grazie per avermi protetto, ma senza mai tapparmi le ali. Grazie a te che mi ami così tanto da credere davvero che sono capace di diventare tutto quello che voglio. Sei il mio mondo e continuerò a costruire sogni su di te❤️"
Sofia A.R.
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